MISSION

La nostra missione

Radici e futuro

In un tempo in cui i ritmi frenetici della modernità sembrano voler cancellare le tracce del passato, noi abbiamo scelto di scavare a fondo nelle radici della nostra terra. Nel cuore di questa piccola porzione di mondo, dove il tempo scorre ancora al ritmo delle stagioni, abbiamo ritrovato un tesoro nascosto: i grani antichi.
Semi custodi di un sapere millenario, portatori di sapori autentici e dimenticati. Coltivarli è come partecipare a un rito ancestrale, un dialogo tra l’uomo e la natura che si rinnova di generazione in generazione. Le nostre mani, sporche di terra fertile, accarezzano spighe dorate che racchiudono in sé l’essenza stessa della vita.
Non coltiviamo solo grano, ma storie. Ogni chicco che seminamo è una promessa, un impegno a preservare un patrimonio inestimabile. Un patrimonio che va ben oltre il semplice prodotto alimentare: è un patrimonio di cultura, di tradizioni, di sapori che risvegliano ricordi lontani e creano nuovi legami con la terra e con chi la abita.
I nostri campi, rigogliosi e profumati, sono un laboratorio a cielo aperto dove sperimentiamo tecniche di coltivazione biologica che rispettano l’ambiente e garantiscono la massima qualità dei prodotti. Ogni fase, dalla semina al raccolto, è seguita con cura e attenzione, perché sappiamo che ogni piccolo dettaglio fa la differenza.
Offriamo ai nostri clienti non solo prodotti genuini e salutari, ma un’esperienza sensoriale unica. Un viaggio nel tempo attraverso il gusto, un ritorno alle origini che nutre il corpo e lo spirito. Perché mangiare un pane fatto con grano antico è come assaporare un pezzo di storia, un frammento di un mondo che credevamo perduto.
Crediamo fermamente che il futuro dell’agricoltura passi attraverso il recupero delle varietà antiche e la valorizzazione delle tradizioni locali. Solo così potremo garantire un’alimentazione sana e sostenibile per le generazioni future, preservando la biodiversità e tutelando il nostro prezioso pianeta.”

La coltivazione

Un ritorno alle origini

Le nostre campagne, un tempo definite il “granaio d’Italia”, offrono oggi uno spettacolo di rara bellezza. Distese dorate che si alternano a dolci colline, un quadro che muta con le stagioni, ma che conserva sempre un’anima antica. Qui, la terra, generosa e paziente, nutre da secoli una cultura millenaria legata alla coltivazione del grano.
I campi, come immensi tappeti intessuti dalla natura, raccontano storie di uomini e donne che, generazione dopo generazione, hanno tramandato le tecniche agricole. Un sapere antico, che si intreccia con le tradizioni popolari e con le vicende storiche del nostro Paese.
Oggi, grazie a una filiera agricola che segue con cura ogni fase del processo produttivo, dal seme alla tavola, possiamo gustare farine biologiche, macinate a pietra, che conservano intatto il sapore autentico del grano. Un prodotto genuino, frutto di un lavoro paziente e rispettoso dell’ambiente, che ci riconnette alle nostre radici e ci permette di riscoprire il piacere di un’alimentazione sana e sostenibile.

La macinazione

La riscoperta del gusto

Nel vortice frenetico della modernità, riscoprire l’antica arte della macinazione diventa un gesto quasi rivoluzionario. Nel nostro mulino di legno, il tempo sembra essersi fermato. Le macine in pietra, ruotando lentamente e ritmicamente, sussurrano storie di un passato in cui il cibo era un rito, un legame indissolubile con la terra e con le stagioni.
Scegliamo di macinare i nostri grani a basse temperature, un processo delicato che rispetta l’integrità del chicco, preservandone le preziose proprietà nutritive. Ogni farina che nasce dal nostro mulino è un concentrato di storia, un tesoro da custodire e trasmettere alle generazioni future.
Dal pane, alimento ancestrale, alla pasta, emblema della dieta mediterranea, fino ai più golosi biscotti e alla regina indiscussa, la pizza, le nostre farine sono l’ingrediente segreto di ricette che parlano di tradizione, di famiglia, di convivialità. Un viaggio nel gusto che ci riporta alle radici, a un tempo in cui il cibo non era solo nutrimento, ma un’esperienza sensoriale completa.